La scuola dell’infanzia è espressione della comunità parrocchiale che si assume spontaneamente l’impegno di soddisfare l’esigenza sociale dell’educazione prescolare, avvertendola come espressione della propria identità religiosa ed ideale: luogo fondamentale per l’itinerario di fede dei bambini e l’incontro con le loro famiglie.
La scuola dell’infanzia, nel rispetto del primario diritto e dovere dei genitori di educare i figli, come previsto dalle norme di legge sulla parità scolastica, intende radicare la propria proposta educativa, nella concezione cristiana della vita, che genitori ed insegnanti si impegnano a rispettare, in spirito di collaborazione.
La Scuola ha un Progetto Educativo che afferma la sua identità di scuola cattolica e costituisce lo “sfondo integratore” all’interno del quale si struttura e si realizza il POF cioè il piano dell’offerta formativa: la dimensione religiosa della vita deve perciò essere curata almeno quanto vengono coltivate l’intelligenza, l’affettività e la socialità.
La Scuola è aperta a tutti, anche ai bambini diversamente abili non è precluso l’accesso, purché regolato da un’eventuale convenzione tra la Scuola e la Pubblica Amministrazione interessata per l’assegnazione di equo contributo, onde poter dotare la Scuola Materna di adeguata e idonea attrezzatura igienico-didattica e poter assumere specifico personale, sufficiente per garantire l’assistenza richiesta.
La Scuola accoglie i bambini di nazionalità straniera e di altro credo religioso, ne rispetta le credenze, senza per altro rinunciare ad essere fedele alla propria identità della quale i genitori sono informati. Promuove progetti di interculturalità per ottimizzare l’inserimento scolastico e sociale dei bambini e delle loro famiglie.
La Scuola considera con discrezione rispettosa le situazioni familiari difficili socialmente e/o economicamente precarie: ad esse testimonia concretamente accoglienza, comprensione, solidarietà.
La Scuola si propone di promuovere tutti i servizi di interesse sociale, culturale, formativo e ricreativo, comunque utili alla crescita e alla formazione del bambino e di appoggio alla famiglia, nonché curare la collaborazione e lo scambio di esperienze con organismi e/o associazioni aventi scopi analoghi.
La scuola non persegue fini di lucro e intende costituire l’occasione per il concreto esercizio di primari diritti riconosciuti dalla Costituzione della Repubblica Italiana, personali e comunitari, di iniziativa sociale, di libertà educativa e religiosa.
La scuola dell’infanzia, autonoma ai sensi della Legge 59/97 e successivo DPR 275/99, è riconosciuta paritaria ai sensi della Legge 62/2000. Si avvale, per la preparazione del suo curricolo, delle indicazioni nazionali per i piani personalizzati delle attività educative nelle scuole dell’infanzia e delle raccomandazioni per la loro attuazione emanate dal competente ministero.